Nella tempesta che ho nel cuore

Nella tempesta che ho nel cuore

Orario Spettacoli

10 Gen 2025 Ore: 21:00

11 Gen 2025 Ore: 21:00

NELLA TEMPESTA CHE HO NEL CUORE
con Andrea Dolcini
drammaturgia Antonio Costantino
regia Raffaello Fusaro

Lui c’era. Lui che non sa parlare e nemmeno tacere. Lui c’era allora e c’è ancora, fermo in quegli anni che lo hanno flashato in una giovinezza concitata e irrequieta. C’era e c’è, sul palco a raccontarci del suo eroe: Pier Paolo Pasolini. C’era onnipresente in borgata e nelle periferie, a osservare da testimone Pasolini, il suo mito, accanto a lui perfino a tavola in quelle cene dove… nun è che m’hanno proprio invitato, diciamo più che altro che me so ‘mbucato…
Er Pasola c’era sempre. Sui campetti da calcio e in quelle trattorie punto d’incontro tra artisti e intellettuali. Stava sempre in mezzo sui set a sbirciare quando le grandi pellicole censurate e scandalizzanti di Pier Paolo venivano impresse nella storia di questo paese. Era a casa Sua, trasparente, a spiare dalla serratura come nasceva il guizzo di un verso, la folgorante esplosione di un pensiero.
Er Pasola giunge in teatro trafelato e in un dopo cena immaginario riporta i ricordi a noi, spettatori del futuro. Er Pasola è la sintesi di personaggi che, fuori dall’ufficialità, narrano con pedante eccitazione, evocano con passione febbrile ogni azione e contrasto, ogni idiosincrasia di Pier Paolo verso le consuetudini borghesi e i perbenismi. Come il telecronista di una vita che diventa mitologica, Er Pasola è lui stesso un piccolo mito, quasi un fool che usa tutte le parole a disposizione per narrarci il Pasolini-pensiero, tra ricordi pubblici che diventano privati e viceversa, brandelli di versi, citazioni, infuocate invettive e liriche accorate. Un personaggio di fantasia ma concreto come solo uno del popolo sa essere, che usa le proprie abilità teatrali e di parola per riportare alcuni dei come e dei perché della storia di Pier Paolo.
Il testo viene fuori dalle tasche povere di un ragazzo dai pochi costrutti grammaticali ma ricco di un patrimonio di reminiscenze e cimeli della memoria. Un monologo che – fuori dal solco tracciato dalle cronache dei critici e dei manuali di cinema e letteratura – racconta Pier Paolo da vicinissimo. Er Pasola interpretato da Andrea Dolcini è un commensale infiltrato, un inserviente al servizio solo della strada, sfrontato come un giovane Rugantino, avverso a qualsiasi lavoro tranne che alla produzione di ricordi e associazioni d’idee. Andrea/Pasola, con sfrontata libertà, unisce brani pop ai versi di Pasolini, narrando con irriverenza e immediata sincerità aneddoti, curiosità, particolari inediti dell’uomo e del poeta scuotendoci, commovendoci, destando in noi il ricordo di un intellettuale unico e irripetibile.

dalle note di regia