22 Nov L’AURORA IN TUTTO IL SUO SPLENDORE
L’AURORA IN TUTTO IL SUO SPLENDORE
Orario Spettacoli
09 Dic 2022 Ore: 21:00
10 Dic 2022 Ore: 21:00
11 Dic 2022 Ore: 18:30
Lei è una anziana prostituta. Anziana, in quell’ambiente vuol dire poco più di cinquant’anni.
Vive in un appartamento dalle pareti sottili, in un edificio popolare, uno di quelli che possiamo trovare in qualsiasi Periferia del mondo.
Il suo passato è quello di tutte le donne che fanno la Vita, il presente sa di decadenza e bicchieri sporchi; eppure nella sua mente arde una piccola fiamma. Una luce che la fa danzare per sé stessa, quando nessuno la vede e può tenere in bella vista le scarpette. Un guizzo di fantasia che le permette di inventare sempre Storie nuove.
Le sue Storie attraggono Lui, il Vecchio cliente. Di lui sappiamo solo che è un delinquente senza Fortuna, che ha una certa età. Anche nella sua mente brilla una piccola luce: Lui ama ascoltare le storie. A volte prova, con difficoltà, a leggerle da un libro, ma soprattutto ama le Storie che Lei inventa per lui.
Per questo, da trent’anni, la cerca. Non più per il sesso, solo per ascoltare i suoi Sogni, le storie che lei inventa per lui. Da trent’anni si incontrano nello stesso bistrot nell’ “ora grigia”, quella che precede l’aurora. Lui sale da Lei, e inventano un’altra vita.
Poi c’è il Violinista, il vicino di casa ossessionato dalle loro voci troppo forti e forse dalla loro intesa.
Un uomo solo, esasperato, che tenta invano di trarre una melodia dal suo strumento. Una presenza inquietante, continua.
Lui e Lei inventano, parlano a lungo senza dirsi nulla di sé. Tra loro c’è una sorta di macabro minuetto: provano ad avvicinarsi l’uno all’altra ma subito si ritraggono.
Ad un certo punto sembra che entrambi cedano le armi e che la tenerezza di questa relazione anomala li porti ad un avvicinamento vero… Ma i muri che il loro passato di violenza e squallore ha edificato sono troppo alti, e il finale lascia senza parole.
Questo testo è liberamente ispirato all’opera della scrittrice ungherese Agota Kristof. Nel linguaggio scarno e asciutto risuona la narrativa ungherese, la cultura dell’Est europeo.
Ma in questo spettacolo ho voluto che la storia di Lui e Lei non avesse connotazioni geografiche o culturali.
C’è un passato di violenza e squallore difficile da superare. C’è un condominio buio e misero in cui si consumano esistenze astiose, che vivono l’una accanto all’altra senza vedersi.
Infine, sotto la superficie melmosa di tristezza e solitudine c’ è un desiderio di gioco, di bellezza, una voglia di riconoscersi tra simili. Alla voglia di riscatto, disperata, a volte vincente maspesso contrastata dagli eventi, ho dedicato “L’AURORA IN TUTTO IL SUO SPLENDORE”. Perché sia un un modo di lottare contro la Solitudine e contro la Violenza che sempre ne deriva.