LA LOCANDIERA

LA LOCANDIERA

Orario Spettacoli

10 Mar 2023 Ore: 21:00

11 Mar 2023 Ore: 21:00

12 Mar 2023 Ore: 17:00

“LA LOCANDIERA” E IL NUOVO INIZIO

Tonino Tosto

“La locandiera” di Carlo Goldoniche debutta nel 175 – è il testo più rappresentato e apprezzato del commediografo veneziano.

Giorgio Strehler definisce la commedia: Originale, spiazzante, giocata su una storia d’amore che non si sviluppa secondo gli schemi consueti, ma anzi li rovescia in un gioco di imprevisti, “La locandiera” era probabilmente troppo “moderna”, troppo audace per la sua epoca.

In questa messa in scena ho cercato di mantenere la centralità del testo e della sua tematica.

Rappresentiamo in un gioco ironico e caricaturaleuna nobiltà ridicola e ridicolizzata e la modernità femminista di Mirandolina

Ella con forza, intelligenza, furbizia, sensualità  reagisce agli innamoramenti interessati degli uomini  presenti nella sua locanda e di essi si fa gioco illudendoli e disilludendoli con un gioco di avvicinamento e allontanamento che spiazza gli uomini e, conseguentemente gli spettatori.

Lo spettacolo vuole sottolineare la modernità del testo goldoniano ed evidenziare il suo progetto di passaggio da una modalità teatrale come la Commedia dell’Arte ad un’altra più moderna.

Goldoni (che è presente in scena come un impresario) sceglie una povera e stravaccata compagnia di comici, per rappresentare la sua commedia. Vuole rappresentare il  passaggioverso la sua Riforma del Teatro evitando maschere ed improvvisazioni.

Riusciranno i nostri comici a rappresentare il testo di Goldoni?  Dimenticheranno i loro personaggi fissi (Arlecchino, Pantalone, Pulcinella…? Saranno capaci di a lasciare le loro maschere, i dialoghi improvvisati, i lazzi?Sceglieranno di  vagare – con il loro carro – di paese in paese o saranno protagonisti del passaggio al “Nuovo Mondo”?

Mirandolina, forse, li convincerà, con la sua grazia affascinante, a rimanere con lei nella sua locanda dove gli umili si fanno bèffe degli “altolocati”.

E l’amore? Nessuno dei protagonisti nutre un vero sentimento, tutto nasconde o esplicita un interesse altro. Ma alla fine rimane uno spiraglio attraverso il quale, forse, potremo individuare un “nuovo inizio”.